tradotto dall’articolo originale di Justin Mifsud

Questo non è un articolo sull’internet marketing. Non è neanche un articolo che parla dell’uso dei social media per l’internet marketing. E’ già stato detto molto a riguardo. Questa è invece la mia visione personale su come la professione dell’internet marketing abbia creato una richiesta per certe abilità che prima non erano associate con il lavoro.
La professione dell’internet marketing & i motori di ricerca

Osservando l’aggiornamento più recente dell’algoritmo di Google, soprannominato Penguin si scopre come la naturale evoluzione dei motori di ricerca, in questo caso Google, includa cambiamenti che alla fine migliorano la user experience. Questa tendenza è una continuazione dei cambiamenti introdotti un po’ di tempo fa nel febbraio 2011 con l’aggiornamento Panda – il cui obiettivo principale era di penalizzare i siti che avevano una cattiva user experience.
E’ quindi chiaro che Google, e i principali motori di ricerca riconoscono l’importanza di promuovere pagine web di alta qualità che è probabile contengano contenuto che gli utenti stanno cercando. Questo ha senso da molti punti di vista.
Dalla prospettiva del modello di business, questo ha perfettamente senso: buoni risultati di ricerca = utente soddisfatto = aumento della popolarità del motore di ricerca. Dato che la principale fonte di guadagno dei motori di ricerca sono le pubblicità e dato che la probabilità che un annuncio venga cliccato è più o meno proporzionale al traffico, risultati di alta qualità nelle pagine dei risultati di ricerca (SERP) è indispensabile. E’ quindi chiaro che un po’ di conoscenza di SEO (e con “un po’” intendo più possibile) è necessaria. Non voglio dire che il professionista di internet marketing debba eccellere in SEO. Alcuni avranno da dire che dopo tutto è un compito dell’IT. Qui, miei cari lettori è dove si insinuano i problemi. Stiamo parlando di un professionista di internet marketing.
I clienti del professionista di internet marketing
Ciò a cui molti non danno la dovuta attenzione è che il professionista di internet marketing dei giorni nostri ha due tipi di clienti – il cliente umano e il motore di ricerca. E’ vero che con i più recenti cambiamenti negli algoritmi dei principali motori di ricerca c’è una sovrapposizione in ciò che può essere definita come buona usabilità e pratiche dei motori di ricerca.
Per esempio avere un titolo di pagina descrittivo che contenga le parole chiave dal contenuto di quella specifica pagina aiuterà il sito a posizionarsi nella SERP per quelle parole chiave. Allo stesso tempo, questo titolo ottimizzato per il SEO è utile per gli utenti perché quando scorrerà i risultati della SERP, sarà più probabile che facciano una scelta informata su quale link cliccare. Anche dal punto di vista dell’usabilità, se un utente mette il sito tra i preferiti, il nome di default assegnato da ogni browser sarà il titolo della pagina. Questo ovviamente renderà più facile per l’utente individuare un sito dalla lista dei preferiti, specialmente se si è salvata più di una pagina dello stesso sito.
Il professionista di internet marketing e il SEO

Per esperienza personale, penso che viviamo ancora in un tempo in cui la persona che sviluppa o mantiene un sito ha bisogno di tener presente il motore di ricerca. Questo perchè il codice ottimizzato per il motore di ricerca è ancora un elemento fortemente determinante per il posizionamento nella SERP.
Prendete per esempio le immagini. Con la ricerca mista di Google, dove le immagini i video e il contenuto compaiono nella stessa SERP, le immagini hanno un posizionamento migliore se il nome dell’immagine è descrittivo e ognuna delle sue parole è separata da un trattino. Questo perché anche se Google sta investendo in una tecnologia di analisi delle immagini ancora non è in grado di capire il contenuto di un’immagine. Così si rifà al nome file dell’immagine così come agli attributi alt e titolo. Di questi 3, solo il titolo è visibile all’utente umano (e solo all’hover sull’immagine). Il nome file dell’immagine può essere visto solo se l’immagine viene salvata o se l’utente ne ispeziona il codice. Dall’altra parte, l’attributo alt dell’immagine è visto solo se l’immagine è mancante o se l’utente fa uso di un software per la lettura dello schermo. Così, da questo semplice esempio, si può vedere come di 3 fattori di posizionamento per i motori di ricerca, solo uno si sovrappone al miglioramento della user experience (o 2 se l’utente usa una tecnologia di lettura dello schermo).
Il professionista di internet marketing e l’Usabilità
Mi piace definire il rapporto tra usabilità e SEO come parti complementari di una stessa natura. Un buon SEO è ciò che porterà visitatori al vostro sito ma alla fine è una buona user experience che li farà rimanere lì.
Il professionista di internet marketing dei giorni nostri deve comprendere l’usabilità. Perché? Perché l’usabilità non è altro che rendere facile per gli utenti raggiungere i propri obiettivi quando utilizzano un sito. Molto spesso gli obiettivi degli utenti e quelli della società che il professionista di internet marketing rappresenta sono molto simili. Facciamo un semplice esempio. Supponiamo che il professionista di internet marketing sia assunto da una compagnia aerea. L’obiettivo principale del sito della compagnia aerea è di ottenere prenotazioni online. L’obiettivo secondario certamente è fornire informazioni sulla compagnia aerea, i dettagli dei voli ecc.. Concentriamoci sull’obiettivo principale. L’utente che si servirà del sito della compagnia lo userà principalmente per prenotare i voli. Perciò il grado in cui il sito è ritenuto usabile è basato su quanto prenotare un volo per un utente sia facile, intuitivo e piacevole.
E’ quindi molto chiaro che usabilità e marketing hanno in comune le basi – entrambi esistono per soddisfare le esigenze degli utenti. Il terzo elemento nell’equazione è l’interfaccia utente. Questo è ciò che tiene insieme tutto. SEO, dall’altra parte è ciò che prima di tutto porta gli utenti. E’ ciò che fa sì che il sito venga trovato.
Diventare professionista dell’internet marketing migliore

Da dove dovrebbe cominciare uno? Mi piace sempre la prospettiva tradizionale e consiglio un buon libro introduttivo dato che questo dà una buona visione d’insieme dell’area d’interesse ed è ideale per porre delle solide basi su cui costruire ulteriore conoscenza. Cio sono ovviamente molti buoni libri sia per l’usabilità sia per il SEO.
Per l’usabilità consiglio il libro di Steve Krug “Don’t make me think: un approccio di buon senso all’usabilità web” e quello di Jacob Nielsen “Prioritizing Web Usability”.
La cosa successiva è tenersi aggiornati nel settore e il modo migliore di farlo è attraverso i blog e i social media. Cio sono diversi esperti di usabilità su Twitter come Jared Spool, Nick Finck, Craig Tomlin, Jan Jursa, e il Gruppo Nielsen Norman tra gli altri. Io stesso sono particolarmente attivo su Twitter (occhiolino). Un altra tecnica che mi piace usare su Twitter è l’utilizzo di TweetDeck e consiste nel creare colonne che filtrano i tweet per hashtag come #usability, #ux e così via.
Ci sono ovviamente i gruppi di Linkedin come UIDG – User Interface Designer Group, UEXdesign – User EXperience Design, UsabilityMatters.org tra gli altri.
In un certo senso, tutto questo si riduce alle preferenze di apprendimento dei singoli nel senso che mentre molte persone preferiscono un approccio accademico allo studio, altri preferiscono un approccio più pratico. Per i formali, un’abbonamento a riviste accademiche come ACM o IEEE è la cosa più raccomandata. Dall’altra parte chi è più orientato all’approccio pratico sceglierà di leggere esempi di casi reali. Cos’ i blog come Smashing Magazine e Usabilla Blog saranno più adatti per aiutarli a tuffarsi nella usabilità.
Per quel che riguarda il SEO, di nuovo ci sono libri eccellenti ma i due libri che consiglierei e che sono per chi comincia ora sono “The art of SEO” e “Search Engine Optimization (SEO) Secrets”.
Per quanto riguarda i blog di SEO raccomando sicuramente SEOMoz, SearchEngineWatch e SearchEngineLand, Mentre i motori di ricerca hanno i loro blog ufficiali (Google, Bing), vi consiglio di tener d’occhio anche i blog “ufficiosi” di chi lavora per loro – il più degno di nota il capo del web spam di Google Matt Cutts.
Anche aree di discussione come Quora e ExpertsExchange sono un modo ideale di seguire gli sviluppi, i temi caldi, e identificare persone influenti sia per il SEO sia per l’usabilità.
La pratica è alla fine ciò che rende il tutto perfetto. Se non state lavorando, allora lavorate molto vicini alle persone o alle agenzie che ci lavorano. Un parola di avviso. Preparatevi alle contraddizioni. SEO è prima di tutto territorio di Google che alla fine detiene l’algoritmo che definisce l’ordine di posizionamento dei risultati di ricerca. Mentre Google e alcuni dei suoi lavoratori di spicco danno indicazioni su quali siano le cose migliori da fare, questi spesso rispondono in maniera ambigua. Così, molte delle informazioni che sono disponibili o sono soggettive o sono confermate da dati sperimentali.
In qualche misura, succede lo stesso per l’usabilità. Mentre molta teoria era disponibile molto prima dell’avvento di internet, rimane ancora molto nel campo dei dati sperimentali. Come per il campo del SEO, ci sono alcune persone determinanti nel settore, come Jakob Nielsen e Jared Spool. Mentre la maggior parte delle informazioni sono disponibili con buone intenzioni, uno deve sempre leggere tutto in maniera oggettiva. Molti professionisti di usabilità guadagnano da progetti di consulenza e mentre alcuni forniscono informazioni per restituire qualcosa alla comunità altri forniscono informazioni come base per stabilire la loro autorità e attirare lavori di consulenza.
Conclusione
L’avvertimento che ho dato riguardo agli altri esperti nel campo dell’usabilità e del SEO si applica anche nel mio caso. Ciò che avete appena letto è la mia visione sull’argomento. E’ vero che è supportata dagli studi che ho fatto e da un numero di anni passati a fare consulenze nei settori dell’internet marketing e dell’usabilità. Comunque rimane basata sulla mia opinione personale. Tuttavia, spero di avervi dato alcuni idee utili su come tuffarvi e eccellere nel settore dinamico della professione dell’internet marketing ai giorni nostri.
Justin Mifsud
sono UI deisgner e consulente UX di giorno e blogger di notte. Possiedo e gestisco questo blog, Usability Geek, dove predico sull’importanza di fare del web un posto usabile e, ancora più importante, come farlo. Ah sì, mi piace Twittare anche!
					
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