tradotto dall’articolo originale di Diego Mendes

Sono un User Experience Designer. Disegno prodotti pensando all’esperienza che ne avranno le persone che li useranno. Avrei potuto scegliere strade diverse, ma questo è ciò che amo fare… e qui ci sono alcune motivazioni:

  1. è un servizio per gli altri – Il processo di design, la creazione del prodotto, quali caratteristiche deve avere, come si deve comportare… alla fine è tutto al servizio degli altri. E’ un servizio. Non lo faccio pensando a me stesso. Lo faccio pensando agli altri, a come le loro vite saranno migliorate e di conseguenza a come il mondo attorno a loro verrà cambiato.
  2. è un costate esercizio di empatia – Il design va bene solo quando riesco a mettermi nei panni della persona che userà il prodotto. Penso al contesto nel quale la persona userà il prodotto. Mi chiedo cose come: “l’utente è sta facendo più cose insieme quando usa questo prodotto?” o “l’utente va di fretta?” o “l’utente si fida di questa transazione o si sente sicuro in questa interazione?”. Cerco di capire i sentimenti dell’utente chiedendomi cose come: “è sopraffatto di cose?” o “è ansioso?”. Immaginarsi come un altro possa sentirsi nelle diverse situazioni richiede molto spirito di osservazione e conversazioni uno-a-uno. Al momento creo prodotti per Chegg, una società di formazione. Per conoscere gli studenti e quanto le loro vite siano dure leggo blog di studenti, parlo con gli studenti quando li incontro e ogni volta che ne ho la possibilità vado in una scuola o università e osservo, parlo con gli studenti. Ho bisogno di questa ricerca sugli utenti per mettermi nei loro panni. Ciò che apprendo mi aiuta a creare quell’empatia, e l’empatia mi aiuta a creare una migliore esperienza del prodotto per gli studenti.
  3. è un lavoro entusiasmante – Non c’è sensazione più bella di quella di riempire una tela vuota con grandi soluzioni di design ad una sfida. Quando penso al design, penso a risolvere problemi, amo avere un pezzo di carta bianca e provare qualche soluzione diversa per vedere quale si adatta. Comincio dal wireframe, disegno linee, rettangoli, bottoni, contenitori e mi immagino come sarà l’interazione di quegli utenti con il prodotto. E’ bellissimo. E’ divertente, creativo e stimola il lavoro. Buono per l’anima. 
  4. è un’impresa di gruppo – Non disegno sottovuoto. Ricevo feedback dagli ingegneri, dai product manager e dagli altri designer. Ma soprattutto ricevo feedback da coloro che useranno il prodotto attraverso la ricerca sugli utenti e gli studi di usabilità. Ricevere un feedback, riconoscere che gli altri possono contribuire a costruire qualcosa anche migliore di quanto già io l’avevo immaginato è stupendo. Posso migliorare la mia idea originale attraverso il lavoro di squadra. In altre parole, il feedback mi rendo un designer migliore perché ciò che disegno migliora attraverso il feedback e l’iterazione. 
  5. Disciplina – La disciplina può non sembrare divertente. Di solito non lo è. Ma quando disegno, è un aspetto piuttosto centrale, soprattutto per assicurarsi che il design rimanga semplice. Questo richiede la disciplina del chiedersi costantemente alcune domande importanti: “qual è l’obiettivo dell’utente?” o “questa opzione aiuterà l’utente a raggiungere il suo scopo?”. La disciplina nel porsi queste domande mi permette di dire “no” a opzioni e funzionalità che anche che potrebbero essere molto fighe, genererebbe una interazione complessa tra gli utenti e il prodotto. Il mio obiettivo è di avere un’interazione semplice e scorrevole e questo può succedere solo grazie ad una forte disciplina. 
  6. Il piacere dell’utente – Il senso di gioia che si prova nel vedere un utente utilizzare un prodotto che hai disegnato tu è incredibile. Ancora più incredibile è sentire le risposte spontanee come “wow” o “questo è figo” o “è già in commercio? posso usarlo? mi aiuterebbe molto”… Sentire cose come queste ti fa pensare che tutto il duro lavoro, le ore di ideazione, le simulazioni, i wireframe, la ricerca sugli utenti e lo sfornare pixel… be’ ne sia valsa proprio la pena.

Nel grande schema delle cose, disegno perché voglio rendere il mondo un posto migliore. Creare prodotti degni di nota è il modo che ho trovato per contribuire ad un mondo migliore. E questo è perché disegno.